giovedì 31 gennaio 2013

ASTRATTISMO SUDAMERICANO

BRASILE NON CONVENZIONALE

Broken lines parasitics on the sinuosity

Falling green

The Cultivation of Skyscrapers

Fifty shades of green



PERU' OLTRE LE ANDE

Three Icons

Ghosts of Sand

Wavelength Variations
Gliphs in Mayan Style! (But it's a mine...)


CILE IN MINIERA

Four-leaf clover....

....and the other flowers of quarry...



domenica 5 febbraio 2012

ARTE O NATURA?

IL SOGNO DELL'AQUILA


Nella mitologia aborigena australiana si racconta di come avvenne la creazione del mondo ad opera di esseri divini, metà uomini e metà animali, appartenenti al Mondo del Sogno. Questi esseri diedero forma al nostro mondo sognandolo e cantandolo, dopo di che lasciarono questi sogni e canti, che descrivevano il territorio e l'essenza di ogni forma di vita, in eredità agli esseri viventi che avevano generato e quindi fecero ritorno nel loro mondo o si addormentarono dentro i loro stessi sogni.
Tra queste divinità c'era anche l'Aquila. Volando sulla terra l'Aquila sognò mappe di territori; cantò le colline e le pianure e i sentieri che le percorrevano, cantò laghi, fiumi e mari da questa sua prospettiva avvantaggiata che le permetteva di abbracciare con uno sguardo ampie parti del creato.


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In questo blog ho riunito una serie di immagini tratte da Google Earth, sorvolando e planando proprio come un'aquila quei territori che sono virtuali eppure al contempo realmente esistenti. Con l'acutezza della vista dell'Aquila (quindi Virtuale e non Reale!) ho penetrato le distanze e ho raggiunto i particolari. L'ho fatto muovendomi come in un sogno sognato da altri. Come nel sogno dell'aquila.


ARTE O NATURA?


La raccolta di queste immagini, come in un album fotografico, è il risultato di una selezione operata in base a un requisito estetico sopra tutti: la forza artistica ispiratrice che alcune visioni della superficie del nostro pianeta possiedono.
In alcuni casi sembra di trovarsi davanti a vere e proprie opere compiute di arte astratta. Ricorrono spesso anche richiami ad alcune correnti pittoriche moderne.
Vi si trovano rappresentate pure forme stilizzate, icone, mosaici, stili e tecniche, cromatismi...   
Sembra quasi di leggervi un messaggio che ci voglia ricordare come anche la fantasia umana più sfrenata sia pur sempre condizionata dal suo essere circoscritta al suo stato terreno, o meglio ancora, alla sua essenza terrestre. E quale sguardo migliore, allora, di quello extraterrestre ed ellettro-meccanico di un satellite (forse moderno specchio delle brame dell'umanità?) per ricordarci che viviamo e ci muoviamo tutti, comunque e sempre, dentro il sogno dell'aquila?









Va fatta, infine,  una necessaria precisazione.

Molti tra gli scorci di territorio da me "catturati" mostrano terreni agricoli o comunque modellati dall'uomo. In questo caso è doveroso sottolineare che il merito della bellezza dell'immagine, va sicuramente riconosciuto, per il 90%, al lavoro duro e spesso schiavizzante svolto da migliaia di uomini, magari per più generazioni di seguito. Solo il restante 10% va ricondotto ai meriti di Google Earth e a quelli della mia, ovviamente opinabile, sensibilità estetica nell'individuarla. Si potrebbe disquisire sull'intenzionalità più o meno diretta, da parte di questi uomini, di ottenere determinati risultati estetici. Di certo siamo di fronte al risultato di esperienze millenarie, siamo di fronte all'arte di fare necessità virtù, siamo di fronte all'arte di saper ascoltare e assecondare la terra e le stagioni.






Altre volte si individua, invece, il freddo e razionale calcolo ingegneristico. Il metodo efficace replicato all'infinito in rigide e funzionali modularità. Questo è lucido ingegno, ma evidentemente anche il puro calcolo diventa arte, almeno dall'alto






L'ultima grande categoria di immagini è quella che ritrae il casuale effetto artistico creato dalle più bizzarre o stupefacenti morfologie naturali. La bellezza di un paesaggio, ritratto da un'angolazione così poco convenzionale, assume una valenza del tutto nuova e apparentemente per niente fotografica, ma questo solo finché non spunta un oggetto, un elemento - una nuvola, per esempio - che ci ridona il senso della prospettiva e ci ricorda che non siamo di fronte ad un quadro...






E se volessimo tornare - tanto per filosofeggiare un poco - a quel riferimento iniziale della primordiale Aquila creatrice? Forse non sarebbe poi così strano pensare che tutto sia nato da un sogno (…la bellezza?), che ha generato la vita (…un'opera d'arte?) , plasmandola sulla materia grezza (…la tela?). E forse il nostro tendere al divino, da questo punto di vista, si esprimerebbe nel percorso inverso. 
Siamo materia che aspira a ritornare ad essere sogno. 
E questa è una raccolta di alcune delle visioni che stavano nel Sogno dell'Aquila.

Carlo Salza











NO INTERFERENCE ( the eagle that sings)

Click on the foto to see all in full-screen mode (Australia)



(Abu Dhabi)



(Giacarta) 


(Africa) 


(Giacarta) 


(Australia)

(Abu Dhabi)


(Africa)


(Africa)


(Africa)


(Africa)



(Africa)


(Africa)


(Africa)


(Africa)


(Africa)


(Africa)


(Africa)


(Africa)


(Africa)


(Africa)


(Africa)


(Africa)


(Africa)


(Africa)


(Africa)


(Africa)


(Algeria)

HUMAN INTERFERENCES ( the man who dreams)

Click on the foto to see all in full-screen mode(Usa)


 (Usa)


 (Usa)


 (Usa)


 (Usa)


 (Tunisia)


 (Sudan)


 (Sudan)


 (Spagna)


 (Spagna-Majorca)


 (Scozia)


 (Palau)


(Palau)


(Palau)


(Palau)


 (Palau)


 (Palau)


(Palau)


(Mali)



(Canada)


(Giacarta)


(Birmana)


(Benin)


(Danimarca)


(Cina)


(Dubai)


(Giacarta)


(Pakistan)


(Pakistan)